In questo post vediamo come rinvasare orchidee passo per passo con spiegazioni semplici e tante foto per rendere facile il rinvaso dell’orchidea.
Al termine dei 9 Step troverai tutte le informazione che ti servono per capire quando va fatto il rinvaso orchidea, come pulire le radici, che terriccio scegliere e tanto altro.
Il mondo delle orchidee è vasto e non ci sono solo le Phalaenopsis, per questo gli ultimi due paragrafi dell’articolo trattano come rinvasare orchidee simpodiali, tra cui il Cymbidium, il Paphiopedilum o la Cattleya.
Ecco di cosa parleremo
- Rinvasare orchidea – Cosa serve:
- Come rinvasare le orchidee in 9 semplici passaggi:
- 1) Annaffiare l'orchidea prima di svasarla
- 2)Togli l'orchidea dal vaso
- 3) Pulisci le radici
- 4) Rimuovi le radici marce
- 5) Sterilizza le radici
- 6) Rinvasare l'orchidea
- 7) Riempi il vaso con del substrato nuovo
- 8) Annaffia 2 giorni dopo il rinvaso
- 9) Lascia l'orchidea in un luogo ombroso e umido per alcuni giorni
- Quando rinvasare le orchidee
- Vaso per orchidee
- Come riconoscere le radici marce delle orchidee
- Come sterilizzare le forbici
- Come rinvasare le orchidee simpodiali
- Divisione degli pseudobulbi
- Conclusioni
Rinvaso orchidea, quando va fatto? Come? cosa mi serve?
Spesso le orchidee possono intimorire chi è alle prime armi, d’altronde hanno un’aspetto così insolito con le loro radici verdi e il tipico vasetto trasparente.
Ma perché l’orchidea è così particolare rispetto alle altre piante?
Perché le orchidee sono epifite, in natura crescono sugli alberi con le radici fuori dal terreno. Per questo motivo le troviamo in vasetti pieni di corteccia (bark) e non nel classico terriccio a base di torba.
Il bark è un substrato molto arioso e drenante che permette all’ossigeno di circolare intorno alle radici e previene i ristagni idrici.
Purtroppo il bark si deteriora col tempo e per questo bisogna rinvasare le orchidee ogni 2-3 anni sostituendo il vecchio substrato con uno nuovo.
Oltre alla sostituzione del terriccio, ci sono altri motivi per cui bisogna travasare le orchidee, più avanti li vedremo nel dettaglio, ma ora…
Iniziamo a vedere quali sono i 9 Step per rinvasare l’orchidea Phalaenopsis.
Rinvasare orchidea – Cosa serve:
- Bark per orchidee (o substrato alternativo)
- 1 vaso trasparente per orchidee
- Forbici sterilizzate
- Acqua ossigenata 3%
- Spruzzino
Come rinvasare le orchidee in 9 semplici passaggi:
1) Annaffiare l’orchidea prima di svasarla
Prima di iniziare il vero e proprio rinvaso dell’orchidea bisogna assicurarsi che abbia le radici umide, in questo modo si riduce la possibilità di danneggiare l’apparato radicale.
Le radici asciutte sono più difficili da maneggiare e si rompono più facilmente.
Se l’orchidea da travasare ha le radici asciutte, annaffiala preventivamente e aspetta qualche minuto affinché si idrati per bene.
2)Togli l’orchidea dal vaso
Afferra l’orchidea col palmo della mano, cercando di prendere quante più foglie possibili.
Per svasare la pianta, inclina leggermente il vaso e lascia che l’orchidea scivoli fuori da sola.
Se le radici sono cresciute nei fori di drenaggio del vasetto, tira con delicatezza la pianta cercando di non danneggiarla.
3) Pulisci le radici
La corteccia tende ad attaccarsi alle radici, cerca di rimuovere manualmente i pezzetti più grandi poi risciacqua l’apparato radicale sotto al rubinetto per ripulirlo dai residui più piccoli.
Cerca di pulire bene le radici perché i pezzetti di corteccia vecchia vanno incontro ad una rapida decomposizione e aumentano il rischio di muffe.
Se rimangono attaccati alcuni pezzetti che proprio non riesci a togliere, non ti preoccupare, basta che siano pochi.
4) Rimuovi le radici marce
Ora che l’apparato radicale è pulito non dovremmo avere problemi ad individuare le radici morte.
Elimina tutte le radici marce o secche con delle forbici sterilizzate (al termine dei 9 passaggi ti spiego come sterilizzare le forbici correttamente).
Le radici secche sono facilmente riconoscibili sia al tatto che dall’aspetto avvizzito, quelle marce invece hanno un colore marrone scuro e si rompono facilmente se provi a schiacciarle.
5) Sterilizza le radici
Questo passaggio viene spesso tralasciato ma durante il rinvaso dell’orchidea è consigliatissimo sterilizzare le radici con del perossido d’idrogeno 3% (normale acqua ossigenata). Spruzza le radici con acqua ossigenata per debellare eventuali parassiti animali, muffe e batteri. A questo dosaggio l’H2O2 non danneggia le piante, non preoccuparti se senti “sfrigolare”, è normale, significa semplicemente che sta facendo il suo lavoro.
6) Rinvasare l’orchidea
Metti una manciata di corteccia, o altro substrato, sul fondo del vasetto.
Ora posiziona l’orchidea al centro del vaso con il colletto all’altezza del bordo. Se le radici sono lunghe, piegale con delicatezza per farle entrare nel vaso.
Le radici aeree (quelle che crescono fuori dal substrato) non sono abituate all’umidità del terriccio e invasarle potrebbe farle marcire.
Lascia che le radici aeree crescano fuori dal terriccio se possibile. Se proprio non ti piacciono puoi invasarle seguendo i passaggi descritti qui.
7) Riempi il vaso con del substrato nuovo
Riempi il vaso con la corteccia o il terriccio che preferisci, cercando di non lasciare grossi spazzi vuoti.
Picchietta il vasetto trasparente con la mano per far scendere giù i pezzetti.
Non pressare il substrato perché rischieresti di danneggiare le radici dell’orchidea.
8) Annaffia 2 giorni dopo il rinvaso
Ora che l’orchidea è rinvasata attendi un paio di giorni prima di annaffiare.
In questo modo le radici (già annaffiate prima del travaso) hanno tempo di asciugare e di cicatrizzare eventuali tagli aperti.
La prima annaffiatura dopo il rinvaso dell’orchidea dev’essere abbondante, in modo da risciacquare via piccole particelle di terriccio.
9) Lascia l’orchidea in un luogo ombroso e umido per alcuni giorni
Rinvasare orchidee correttamente reca poco stress alle piante, questo vale quando le radici sono sane e vengono maneggiate con delicatezze durante il travaso.
Se hai dovuto rimuovere molte radici marce, le foglie dell’orchidea potrebbero ammosciarsi e ci impiegheranno alcuni giorni a riprendersi completamente.
In questo caso lascia che la pianta recuperi il suo vigore in un luogo umido e al riparo dalla luce intensa per una settimana circa.
Quando rinvasare le orchidee
Il momento migliore per il travaso dell’orchidea è quando i fiori sono caduti a fine fioritura, solitamente tra aprile e maggio, periodo in cui la pianta riprende a crescere e sviluppa nuove radici. Rinvasare in questo momento permette alle giovani radici di crescere e ambientarsi direttamente nel nuovo terriccio, limita lo stress da rinvaso e aumentare la probabilità di successo.
Nulla esclude di effettuare il rinvaso anche nel resto della bella stagione, anche se più ci si avvicina all’autunno e meno tempo la pianta ha a disposizione per radicare e beneficiare del nuovo substrato.
Ti consiglio di rinvasare sempre le nuove orchidee che acquisti, ovviamente una volta finito di gustarti la splendida fioritura. Molto probabilmente il terriccio in cui si trova ha almeno 2 anni.
Il travaso delle orchidee va fatto in 4 circostanze:
- Terriccio vecchio e degradato: La corteccia (o qualsiasi altro substrato organico) va cambiata ogni 2-3 anni perché va incontro ad un graduale invecchiamento e decomposizione. Il bark invecchiando si sminuzza e si compatta, aumentando il rischio di ristagno d’acqua.
- Vaso troppo piccolo: Anche se le Phalaenopsis solitamente non raggiungono dimensioni notevoli, col passare del tempo l’apparato radicale potrebbe raggiungere una misura tale da aver bisogno di essere rinvasato in un vaso più grande.
- Radici marce: In seguito ad un ristagno idrico l’orchidea potrebbe ritrovarsi ad avere numerose radici marce. Per evitare che il problema si estenda all’intero apparato radicale, bisogna rinvasare l’orchidea non appena ti accorgi che il problema inizia ad essere rilevante.
- Parassiti nel terriccio: Alcuni insetti infestanti, come la cocciniglia, sono difficili da debellare perché non attaccano solo la parte aerea della pianta ma si insediano anche nel substrato. Per riuscire a liberarsi definitivamente di questi parassiti potrebbe essere necessario rinvasare la pianta.
Come capire quando cambiare il bark
Come anticipato prima, il bark (corteccia di pino o abete) si deteriora in circa 2-3 anni, a causa delle innaffiature e della sua natura organica.
Invecchiando il bark aumenta il suo pH, trattiene più acqua e si spezzetta, aumentando ulteriormente la ritenzione idrica. Il risultato è un ambiente poco favorevole per le radici dell’orchidea.
Il bark vecchio si sgretola facilmente.
Fai un’esperimento, prova a rompere un pezzetto di corteccia schiacciandolo con due dita. Se si rompe facilmente significa che è invecchiato e va cambiato, nel caso opposto se il pezzetto di bark è difficile da rompere significa che è ancora buono.
Vaso per orchidee
Le Phalaenopsis vengono coltivate in vasetti trasparenti e molto drenanti. Il vantaggio di utilizzare vasi trasparenti sta nel poter osservare con facilità le radici e il substrato, per riuscire a capire quando annaffiare o rinvasare l’orchidea.
Le radici dell’orchidea falena non vengono danneggiate dal sole, anzi, sono in grado di fare fotosintesi, da lì il colore verde.
Che il vaso sia trasparente o colorato non fa una grossa differenza per la pianta, è più una comodità nostra. L’importante è che offra un’ottimo drenaggio e che non sia eccessivamente grande. Le orchidee amano stare in un vaso un po’ stretto perché il substrato al suo interno asciuga rapidamente migliorando l’aerazione.
Come riconoscere le radici marce delle orchidee
Le radici marce della Phalaenopsis sono molto facili da riconoscere, sia attraverso il vasetto che durante il rinvaso orchidea.
A differenza di quelle sane, che sono verdi quando sono bagnate e argentee da asciutte, le radici marce sono marroni scuro e molli. Basta una lieve pressione perché si squaglino tra le dita.
Come sterilizzare le forbici
Utilizzare forbici sterilizzate quando si tagliano radici o foglie è fondamentale perché riduce drasticamente la probabilità di diffondere malattie fungine e batteriche da un’orchidea all’altra.
Le forbici per potatura possono essere sterilizzate in diversi modi, voglio citarne 3 molto efficaci che richiedono comuni prodotti per la pulizia della casa.
Puoi sterilizzare le forbici con:
- Candeggina: la candeggina uccide tutto, sia i batteri che le spore dei funghi o i virus. Immergi le due lame delle forbici in un bicchierino di candeggina, poi asciugale con della carta da cucina. Il contro della candeggina è che rovina le forbici.
- Alcool: a differenza della candeggina, l’alcool non sterilizza al 100% da tutti i parassiti/spore, ma è comunque molto efficace e non rovina le forbici. Il processo per sterilizzare le forbici con alcool è uguale a quello citato sopra.
- Fiamma: tra tutte e tre è sicuramente il metodo più pratico e comodo, non bisogna far altro che scaldare le forbici con la fiamma di un’accendino o fornello per una decina di secondi.
Come rinvasare le orchidee simpodiali
Rispetto al travaso della Phalaenopsis, invasare orchidee simpodiali è un pochino più complicato nella fase iniziale.
Le orchidee di questo tipo, come il Dendrobium, l’Oncidium, la Cattleya e ovviamente il Cymbidium, crescono orizzontalmente in una direzione. Gli pseudobulbi nuovi crescono lungo il rizoma, sostituendo gradualmente quelli più vecchi.
Poiché queste piante crescono orizzontalmente, tendono ad uscire dal vaso in 2-3 anni.
Quando si rinvasano orchidee a sviluppo simpodiale, si può scegliere se spostare la pianta in un vaso più grande, oppure dividere gli pseudobulbi tagliando il rizoma, tra poco vediamo come.
A prescindere che si divida la pianta o no, bisogna individuare lo pseudobulbo più vecchio e il nuovo getto (o getti se l’orchidea ne ha fatti più di uno).
Lo pseudobulbo vecchio va invasato contro il bordo del vaso, in modo da lasciare crescere il nuovo getto verso il centro del vaso.
Se ti interessa qui puoi trovare il procedimento esatto per rinvasare il Cymbidium.
Come capire la direzione di crescita di un’orchidea simpodiale
Per capire in che direzione (o direzioni) sta crescendo l’orchidea, bisogna osservare dove crescono i nuovi getti.
L’orchidea può produrre uno o più getti da ciascuno pseudobulbo giovane (L’ultimo ad aver fiorito). Se la pianta produce un getto per volta segue una crescita lineare, se ne produce 2 crea una ramificazione del rizoma.
Seguendo la linea che va dallo pseudobulbo più vecchio a quello più giovane si capisce in che direzione l’orchidea sta crescendo.
Divisione degli pseudobulbi
La divisione degli pseudobulbi avviene solitamente in concomitanza con il rinvaso orchidea, quando la pianta ha raggiunto una dimensione tale da dover essere ringiovanita o divisa in 2 o 3 parti.
In entrambi i casi la divisone avviene tagliando il rizoma che unisce gli pseudobulbi, in modo da lasciarne almeno 3 maturi per ciascuna parte che si vuole tenere in vita.
Ringiovanire un’orchidea simpodiale consiste nel eliminare gli pseudobulbi più vecchi, in modo da ridurre la dimensione della pianta. Taglia il rizoma con un coltello o delle forbici sterilizzate mantenendo almeno 3 pseudobulbi maturi in vita.
Se l’orchidea ha più direzioni di crescita, può essere divisa in 2 o più parti, mantenendo almeno 3 pseudobulbi per divisione. Ciascuna divisione può essere invasata separatamente e crescerà come una pianta autonoma.
Questo articolo dell’American Orchid Society spiega molto bene come dividere orchidee simpodiali ormai troppo grandi.
La pianta nell’immagine qui sopra ha prodotto un nuovo getto da uno pseudobulbo vecchio, creando così una ramificazione del rizoma. Avendo due direzioni di crescita può essere divisa in due parti.
Conclusioni
Ed eccoci giunti alla fine di questo articolo su come rinvasare orchidee in 9 passaggi,
come hai visto il travaso di questa pianta comporta dei passaggi in più rispetto ad altre piante da appartamento, come ripulire le radici e potare quelle morte.
Le orchidee hanno un appuntamento fisso con il rinvaso ogni 2-3 anni, perché la corteccia si decompone, si schiaccia e non offre più una buona aerazione alle radici. Il momento migliore per farlo è al termine della fioritura.
Altri motivi per rinvasare orchidee possono essere parassiti nel suolo, le radici stanno marcendo o semplicemente la pianta è cresciuta troppo.
Cogli l’occasione del travaso per controllare lo stato di salute della pianta, guarda che non abbia parassiti e sterilizzare le radici con acqua ossigenata, in modo da esser certi di ripartire alla grande nel nuovo vaso.
A illustrato il tutto da far capire anche ai principianti grazie
Grazie a te per il commento Italo
Complimenti per la chiarezza e completezza delle informazioni
Grazie Paola, molto gentile!
eccellente
Grazie Linda, molto gentile!
Ho un orchidea stata regalata due anni fa.. Fa molti fiori.. E vorrei cambiare il vaso visto che adesso nn ha fiori. Molte radici fuori vicino foglie come devo fare grazie
Ciao Tiziana, questo periodo va bene per il rinvaso. Hai ancora qualche mese di bel tempo prima dell’autunno.
Un saluto,
Gabriele
Ciao, vorrei chiedere 1 parere..
Ho un orchidea da circa 1 anno e mezzo ed è sempre sata nelle migliori condizioni, i fiori duravano mesi.. ma i nuovi fiori che si sono aperti da circa 1 mese è già il secondo che si sta appassendo.. (uno alla base del ramo e uno sulla punta del ramo).
Mi chiedevo se potesse essere necessario fare un rinvaso? E se si, meglio aspettare che non ci siano più fiori?
Grazie in anticipo 🙂
Ciao Gloria, perché pensi che la pianta possa aver bisogno di un rinvaso? É mai stata rinvasata fin ora?
Onestamente penso che il problema possa aver più a che fare con il caldo, o altri fattori colturali. Se vuoi puoi inviarmi delle foto all’indirizzo email che trovi a fondo pagina così li do un’occhiata e posso esserti più d’aiuto.
Un saluto, Gabriele
Ciao, volevo sapere se le radici bianche dell’orchidea (dentro al vaso) vanno tagliate? E se è necessario fare qualche cambiamento dato che molte radici sono bianche…
Grazie
Buongiorno, sito e informazioni eccellenti, grazie veramente!
Vorrei chiederle un’informazione, ho diverse Phalaenopsis da parecchi anni, il “tronco” (mi passi il termine non so come definirlo) è cresciuto molto con il risultato che il rinvaso mi lascia sempre una buona parte fuori dal bark.
Il fondo di questo “tronco” è secco, secondo lei è possibile rimuoverlo? Se è preferibile non farlo, come mi consiglia di rinvasare l’orchidea?
Grazie mille!
Buongiorno Stefania, si si può fare, e se si vuole mantenere l’estetica della pianta, andrebbe fatto.
Bisogna effettuare il taglio quanto più vicino possibile al fusto vivo, ma dove il tessuto è già secco. In questo modo non si corre il rischio di patogeni che si introducono nel sistema linfatico della pianta. Non si creano lesioni.
Se la pianta è ben cresciuta dovrebbe aver sviluppato radici aeree sul fusto, e parte di queste andranno inserite nel bark durante il rinvaso. Poiché ora come ora sono adattate all’aria (e non alla corteccia), le consiglio di non invasarle troppo in profondità, ma di lasciarle a mezz’altezza dove il substrato asciuga più rapidamente.
Per qualunque chiarimento resto a disposizione,
nel frattempo in bocca al lupo
Grazie infinite per questa illustrazione molto chiara e concisa. Non nascondo il mio timore iniziale nel rovinare le radici durante il travaso, allorché questa spiegazione è stata di notevole aiuto nel travasare le quatto orchidee di mia moglie che sembrano ora rivivere.
Infinite grazie